La suite, di circa 30mq, ha due ambienti collegati tra loro , ognuno con accesso autonomo esterno.

Il primo ambiente è caratterizzato da una altissima volta a botte in muratura di conci di tufo lasciati a vista e murature in roccia e particolari blocchi di tufo irregolari magistralmente recuperati durante il lavori di restauro; segni di canne fumarie scavate nella parte in roccia a memoria dell’uso abitativo che nei secoli hanno testimoniato i sassi di Matera.

È arredato con un letto matrimoniale con doppi letti che, su richiesta possono essere separati oltre a poter aggiungere una poltrona letto.

È in comunicazione diretta con il secondo ambiente della Suite, più piccolo ma allo stesso modo caratterizzato da una particolare volta a botte: il sesto rialzato e la lettura dei conci di tufo lasciati a vista, ci fa comprendere la grande capacità del lavoro dei maestri muratori. E’ arredato con un letto singolo.

Il bagno è completo di sanitari, con un lavabo su piano in vetro; la doccia è su disegno dell’architetto che ha curato il recupero dell’intera struttura utilizzando magistralmente il connubio tra elementi di design storico anche per i corpi illuminanti come la lampada pipe all’interno di antichi ambient.

Entrambi gli ambienti introducono a una vista mozzafiato sulla zona del Parco Murgia chiamata Murgecchia. E’ questa una zona ricca di chiese rupestri, come la chiesa della Madonna dei derelitti o della scordata e san Giovanni.

Sulla parete laterale del primo ambiente, da cui si ammira lo scenario della chiesa della Madonna delle vergini, è una stampa su tufo raffigurante una Madonna con bambino del XII sec., affresco che si ritrova all’interno della Chiesa della Madonna degli angeli.

Gli arredi, i componenti sono pensati in armonia con la cultura rurale del riuso e con l’approccio caratterizzante del self-made design: i piedi dei letti sono antiche basi in ferro, l’imbuto in lamiera diventa il diffusore per la lampada, vecchi volumi del sapere enciclopedico un gradino per superare l’altezza del letto, la tavola in legno utilizzata dalle donne materane per portare il pane al forno è un componente dell’appenderia.