Murgia Timone è uno dei due altipiani posti di fronte ai Sassi, al di la del torrente Gravina. Posizionato a Sud-Est rispetto al torrente Jesce, il quale lo separa da Murgecchia, Murgia Timone ha un aspetto caratteristico per via delle grotte che terminano a strapiombo sulla Gravina di Matera, ben visibili dagli antichi rioni in tufo. L’altura è collocata frontalmente rispetto la Civita, la parte più antica dei Sassi. Le prime ricerche di carattere archeologico condotte nell’area materana sono legate alla figura e all’attività di Domenico Ridola, medico e poi senatore materano. Questi tra l’Ottocento e il Novecento condusse diverse campagne di scavo individuando siti archeologici che si rivelarono fondamentali per la conoscenza delle fasi di popolamento del territorio materano. Il villaggio preistorico è cinto da un fossato circolare di recinzione profondo circa 1 metro e largo 1,80 metri su cui si innesta un secondo fossato di forma ellittica interrotto da una lunetta semicircolare con due muri a secco per consentire un facile accesso al villaggio.
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